Nello Vegezzi (Piacenza, 1929 - Turro, 1993) fin dall'età di vent'anni coltiva la passione per la letteratura e il cinema che lo porterà a trasferirsi a Parigi, dove studia presso l'Institut de Haute Etudes du Cinema. Diplomatosi in regia nel 1958, torna in Italia e intraprende a Roma la carriera cinematografica scrivendo sceneggiature, copioni e progetti. Nel 1962 inizia a girare quello che sarà il suo primo e unico film, Katarsis, thriller-horror ispirato al Faust di Goethe, che va però incontro a numerosi problemi di produzione e di distribuzione (uscirà in una versione modificata dai produttori con il titolo Sfida al diavolo). Colpito da una profonda depressione, nel 1965 torna a Piacenza e trova nella poesia e nella pittura nuove forme di espressione artistica per combattere i lunghi anni di malinconia e di isolamento intellettuale. Marxista e maoista, intraprende anche una vivace attività politica negli anni della contestazione, diventandone un simbolo nella sua città. Avvicinatosi alle teorie di Marcuse e Reich, nel 1969 pubblica il suo primo libro di poesie, Dal dissenso alla esteterotica, in cui assume posizioni fortemente anticapitalistiche e antimperialistiche schierandosi per la "rivoluzione sessuale" e il cambiamento radicale della società, tanto che il libro subisce un processo per oscenità e viene provvisoriamente ritirato dalle librerie: in sua difesa si schierano intellettuali del calibro di Pasolini, Zanzotto e Dacia Maraini, e verrà poi prosciolto perché riconosciuto libro d'arte. Nel 1971 presso la Libreria Romagnosi di Piacenza (poi sede storica di Vicolo del Pavone) si tiene la prima mostra delle sue opere pittoriche e scultoree. Negli anni settanta, oltre alle altre mostre d'arte, pubblica Le radici dell'esserci (1972), Libro aperto (1977) e Una estate un inverno (1978), raccolte di liriche in cui raggiunge toni più idilliaci ispirati alla natura e alla vita di campagna. Negli anni ottanta escono Un amore così (1984) e La terra ed io (1986), precedute nel 1981 dalla ristampa di Dal dissenso all'esteterotica. Del 1992 è l'antologia Le radici dell'esserci e altre poesie scelte (1967-1991) curata dall'editore e critico d'arte Vanni Scheiwiller.
